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Macerata, città del benessere

Oggi affrontiamo il tema del benessere, del ben-essere e, quindi, dello star bene nella nostra città e del coltivare una vita buona per l’essere di ciascuno. Un argomento che attiene alla qualità della vita e, in particolare, a specifiche dimensioni relazionali che sostengono l’incremento di questa qualità. 

Alcuni strumenti ci sono già, ma a nostro avviso non sono valorizzati. Pensiamo ad Alfa, l’Assemblea delle libere forme associative, che dopo l’assemblea di questi giorni non è più un organo consultivo, ma un soggetto autonomo di partecipazione
attiva. Macerata è una città molto attiva dal punto di vista dell’associazionismo, si regge sull’impegno di tanti cittadini che hanno voglia di dare il loro contributo ma che spesso avrebbero bisogno di una regia e di un supporto maggiore, che metta in una relazione strutturata le varie realtà per il conseguimento di obiettivi comuni verso il bene della città.

Un altro strumento interessante sono i Patti di collaborazione, tanti cittadini hanno voglia di darsi da fare per la città, ma ahimè si scontrano con le barriere burocratiche che sicuramente non incentivano all’uso di questo strumento.

Come pensiamo di progettare e agire per far sì che ogni ragionamento in merito non sia solo caratterizzato da parole, ma da proposte concrete? 

Per rispondere, in premessa, focalizziamo l’attenzione su due termini chiave:

  1. Comunità.
  2. Educazione.

Comunità

Comunità, letteralmente, significa impegno comune, ma la realizzazione di una simile obbligazione solidale non può darsi senza la necessaria valorizzazione di spazi e tempi di condivisione e collaborazione che consolidino il senso stesso dell’impegno vissuto insieme. Pertanto, Macerata Insieme (e la ripetizione di “insieme” non è casuale) ha come obiettivo significativo quello di intensificare le possibili reti tra cittadini, associazioni, imprese:

  • dando corpo a periodici, sistematici e non occasionali momenti assembleari di incontro, confronto e negoziazione circa problemi da risolvere e progetti da co-costruire;
  • Utilizzando piattaforme web e social di discussione critica comune;
  • Recuperando e/o destinando peculiari luoghi fisici alla conversazione pubblica

E poiché la condivisione e la collaborazione non si cementano soltanto nel dibattito pubblico, nel senso politico più stretto, è opportuno rafforzare anche una sfera politica di più ampio raggio, consentendo alle persone di arricchire il proprio  significato di appartenenza ad una polis accogliente. In quest’ottica, per fortificare i tessuti relazionali, occorre:

  • dare maggiore sfogo alla vivibilità degli spazi soprattutto quelli verdi dedicati ai bambini e alle bambine, alle famiglie e all’invecchiamento attivo (con strutture ludiche e conviviali, attrezzature sportive e per ginnastica dolce);
  • Aumentare gli spazi di aggregazione informale (piazze, giardini pubblici, spazi comunali vari).

Educazione

Un obiettivo significativo di Macerata Insieme è consentire
alle persone di manifestare al meglio le proprie potenzialità. Per raggiungere questo scopo bisogna puntare fortemente sull’integrazione tra realtà e sull’inclusione dei soggetti:

  • Creando centri di studio e di ricerca animati da tematiche comuni affrontate da prospettive differenti (istituzionali, universitarie, scolastiche, imprenditoriali, associazionistiche, ecc.);
  • Favorendo al massimo la collaborazione tra Istituti scolastici e Università con reti ad hoc e progetti in convenzione;
  • Incoraggiando il dialogo intergenerazionale in strutture e spazi pensati proprio per questo scopo (case di riposo e asili nido/scuole dell’infanzia insieme a luoghi destinati al ritrovo di famiglie e giovani dove le attività prevalenti sono quelle culturali e artistico-educative); 
  • Potenziando le risorse strutturali e infrastrutturali tese alla mobilità di tutti, permettendo in primis alle persone con mobilità ridotta di percorrere liberamente Macerata (ivi inclusi i luoghi verdi e di aggregazione di cui sopra) e, nondimeno, a tutti i cittadini di godere di una circolazione e di una sosta agevoli e sicure  (valorizzazione dei giardini, delle piazze e delle strade del centro storico così come dei quartieri della città). Questo punto potrebbe sembrare estraneo alle finalità educative, ma se non si è in grado di usufruire facilmente degli spazi urbani, non si è in grado nemmeno di far parte di una comunità che possa intrecciare relazioni e farsi educante tramite esse.  

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