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Macerata città aperta: frazioni al centro

Ciao a tutti,

Nel post di oggi vorrei discutere con voi dell’Accessibilità della città e in particolare di come l’urbanistica di Macerata riesce a soddisfare le esigenze degli abitanti.

Oggi voglio dare la priorità alle Periferie e alle Frazioni – credo sia doveroso una volta tanto – prima di  affrontare i problemi del Centro storico.

Se è obiettivamente vero che non esistono in città aree di particolare degrado, come capita di notare in varie altre realtà urbane, tuttavia certi quartieri, creati con  la logica del massimo sfruttamento del territorio, non vanno oltre le esigenze primarie di vita quotidiana – lavorare, abitare la casa, fare le spese, dormire – delegando al Centro e ai due corsi principali i momenti per la vita sociale, per le attività culturali e formative, per lo svago ed il passeggio.

In alcune zone, come in quella delle villette di Corneto o sotto Villalba, non vi sono negozi; tu cammini la sera accanto a “muri di case mute o recinzioni di giardini oscuri” non senza qualche timore e, per non farti cogliere dalla tristezza, non vedi l’ora di saltare sull’automobile e raggiungere i luoghi di più intensa vitalità. 

Avete mai provato a percorrere a piedi via Roma fino alla fine? Una vera avventura e, se avete una carrozzina, è proprio impossibile farcela.

Le frazioni così come sono, attestate su di una trafficata strada di attraversamento, senza alcun vero “luogo urbano di centralità”, non stanno meglio (Villa Potenza se la cava un po’ da quando fu realizzata la bretella by pass!).

Sarebbe interessante avere anche nei quartieri dei luoghi dove socializzare, dove poter passeggiare e incontrarsi (non solo rotatorie e parcheggi) e far giocare i bambini (avete notato la piacevole accoglienza di piazza Mazzini d’estate?), piazze circondate da edifici con fronti commerciali e magari portici dove è bello fare lo shopping o ambienti per partecipare a riunioni, conferenze, per condividere insomma momenti di quotidianità. 

Non riusciamo nel 21° secolo a pensare a spazi di qualità alla pari di quelli che i nostri antenati hanno saputo edificare nelle città antiche di 500 anni fa o più, che ancora adesso ci stupiscono per la loro accoglienza e in cui ci piace stare?

Non è così semplice trasformare una città ormai consolidata, ma esistono delle possibilità che devono essere governate con sufficiente consapevolezza.

Penso al caso – lo dico come esempio – della centralissima area dell’ex mercato boario di piazza Pizzarello, alienata in passato all’edilizia privata e dopo varie mozioni presentate dalla nostra lista, in questi giorni acquistata dall’Università per il suo nuovo polo didattico. Oppure a quello delle ex Casermette dove, accanto alla giustificata creazione delle nuove scuole e delle altre attrezzature urbane previste, andava concepito un vero e proprio “Polo di Centralità” capace di forte attrattività e con l’obiettivo di fungere da cerniera urbana tra i quartieri dormitorio di Collevario, via Spalato bassa e zona Villalba.

Tra  un po’ di tempo, se verrà realizzato il nuovo Ospedale provinciale, di cui in questi giorni abbiamo votato l’adozione definitiva della variante urbanistica, si presenterà la necessità di convertire l’attuale attrezzatura sanitaria e, viste le dimensioni di cui si tratta, non si potrà non tenere conto dello “spostamento di pesi” che questo indurrà nella città; sarà necessario  essere molto consapevoli e … “stare sul pezzo” per cogliere questa occasione in favore della città, senza consegnarla distrattamente alla speculazione affaristica.

Altre possibilità di riqualificazione in città ve ne sono e, anche grazie ad un ripensamento del sistema generale della mobilità urbana, sarà importante avere sempre la sensibilità della “città per i cittadini” e non solo per gli automobilisti.

Queste sono suggestioni che volevo condividere con voi, prima di invitarvi a consultare il nostro programma dove scendiamo nello specifico di tutte le discussioni aperte su questo blog.

Si vota domenica 16 febbraio dalle 8 alle 22 in sei seggi:

  • Via Costa (centro storico, davanti al Pozzo)
  • Via Verdi 10/A
  • Via Spalato 6 (sede comunale del PD)
  • Borgo Peranzoni 53 (Villa Potenza, ex Scuola Elementare)
  • Via Peranda (Sforzacosta, sede comitato quartiere)
  • Via Volturno 17 (Piediripa, sede del PD provinciale)

L’età minima per votare è di 16 anni. Bisogna essere residenti a Macerata ed essere iscritti alle liste elettorali. La votazione è gratuita, è sufficiente identificarsi con un documento d’identità.

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